![]() |
Questo articolo riguarda il pianeta di nome Invictus. Per il generale turian dal nome simile, guarda Invectus. |
Ubicazione: Via Lattea / Distesa di Minos / Sistema Caestus / Primo pianeta
Descrizione[]
Invictus è un pianeta abitato da forme di vita a base di destro-aminoacidi. Quando i turian colonizzarono le sue zone temperate, inizialmente furono colpiti da un gran numero di malattie. Circa due decenni dopo la fondazione della prima colonia, la popolazione si era dimezzata a causa dei continui decessi e di un massiccio esodo di coloni. Quando i primarchi pensarono di cedere il pianeta a compagnie minerarie, la statista turian Shastina Emperus dichiarò ambiziosamente che avrebbe fondato una propria colonia raddoppiandone la popolazione in soli cinque anni.
Mantenne la promessa, soprattutto perché decise di creare i nuovi insediamenti nel deserto, alla larga dalle specie più pericolose. Il trionfo di Shastina in frontiera ebbe una grande risonanza politica, attirando moltissimi coloni turian. La fascia tropicale del pianeta è ancora in larga parte inesplorata, considerati gli effetti nocivi delle forme di vita locali sulla biologia turian. La moderna espressione idiomatica "come una casa nella giungla di Invictus" viene usata dai turian per indicare un'idea apparentemente buona, ma in realtà del tutto campata in aria.
L'atmosfera di Invictus è formata principalmente da azoto e ossigeno, mentre in superficie sono presenti grandi concentrazioni di ossido di alluminio e argento. Essendo un pianeta estremamente abitabile, su Invictus si nascondono molti criminali provenienti dai Sistemi Terminus. Si pensa che la popolazione effettiva sia esattamente il doppio di quella stimata ufficialmente.
Giacimenti minerari[]
Risultato scansione iniziale: Ricco
Minerali | Quantità | Valore indicativo |
---|---|---|
Palladio | Media | 8 300 |
Platino | Alta | 12 500 |
Iridio | Media | 7 300 |
Elemento zero | Media | 5 000 |
Curiosità[]
- "Invictus" in latino significa invitto o invincibile, e la sua denominazione potrebbe essere un riferimento alla persistenza dei coloni turian, anche se potrebbe eventualmente anche essere visto come metafora dell'apparente impossibilità di colonizzare il pianeta.